La splendida Cala Mariolu
cala mariolu è un gioiello nascosto d'ogliastra: accessibile quasi solo dal mare, è circondata dalla falesia e il suo basso fondale favorisce le immersioni in maschera. Nella zona si trovano i resti di carbonaie risalenti ai primi del novecento, quando quell'industria era florida
Sembrano i Caraibi invece è la Sardegna: chi si reca a Ispuligidenìe, popolarmente detta Cala Mariolu, non può che rimanere affascinato dalla sabbia bianca e l’acqua cristallina. Il luogo si trova nel Golfo di Orosei poco ad est di Baunei e non lontano dalla Spiaggia dei Gabbiani. Il nome "mariolu” cioè ladro deriva da un curioso aneddoto: un pescatore di Ponza che nascondeva il pescato dentro una grotta della zona se lo vedeva divorare dalle foche monache e, preso dallo sconforto, pare avesse esclamato "Acca cestà Mariolu”.
Il luogo non è facilmente raggiungibile da terra: meglio farlo via mare da Santa Maria Navarrese, Cala Gonone o Arbatax. Una volta giunto a destinazione, il visitatore si trova in una minuscola baia di sassolini bianchi, chiamati scherzosamente "is pùligi de nie” cioè "pulci di neve”, circondata da una falesia alta centinaia di metri. Il fondale decisamente basso è l’ideale per le immersioni con la maschera, anche per i neofiti. Non è raro avvistare delfini nelle acque antistanti la baia, spesso sorvolata da falchi pellegrini e aquile reali.
In alcuni punti la temperatura dell'acqua si abbassa bruscamente: questo fenomeno è dovuto a risorgive carsiche d’acqua dolce provenienti dal Supramonte che, talvolta, danno luogo a veri e propri vulcani d’acqua. All’inizio del Novecento nella zona immigrarono carbonai toscani che producevano carbone da legna sul posto prima di stoccarlo sulle imbarcazioni. Lungo la costa si trovano ruderi di carbonaie e persino un forno per alimenti risalente agli anni cinquanta.