La principessa di Santa Maria Navarrese tra storia e testimonianze del passato
Una terra unica nel suo genere, il cui nome rimanda a una leggenda d'amore. Ma Santa Maria Navarrese è davvero una località unica nel suo genere, dove rilassarsi gustandosi il mare e la storia che la circondano
Il suo nome è tutto nella leggenda, una leggenda d’amore, quella della "principessa, costretta a fuggire dalla città spagnola di Navarra a causa del padre, il re Garcia Sanchez IV. Correva l’anno 1052, e la reale trovò rifugio in questa baia durante una violenta tempesta: così, in ringraziamento, fece costruire per la Madonna una chiesetta tutta bianca all’ombra degli olivi. Una chiesetta, la chiesa di Santa Maria, che ancora oggi si può vedere”.
E con questo tutti i nomi di Santa Maria Navarrese sono presenti. Intanto il centro è una frazione sotto il comune di Baunei, che è il suo avamposto sul mare Tirreno in una serie di spiagge, che farebbero invidia a qualsiasi centro balneare per il loro colore del borotalco. Non è un posto mondano, va detto, però è il posto dove andare se si vuole stare con grande tranquillità di fronte al bellissimo mare.
Santa Maria Navarrese però offre ancora di più: basta voltarsi e vedere la macchia mediterranea che l’avvolge, la parete calcarea chiamata "Sa Cadrea” per una arrampicata dalla vista mozzafiato, la Torre Spagnola, la Pietra Votivad’epoca prenuragica, il Forno della Festa, antico forno utilizzato durante lafesta dell’Assunta e oggi acceso solo per le manifestazioni etno-gastronomiche, l’olivastro millenario, che, col suo diametro di 8 metri e 40 centimetri, è tra i più imponenti d’Italia”.
Due le spiagge da segnalare: quella di Tancau, a sud
degli scogli di Birissi, e quella "centrale”, che si chiama come una stazione
solo perchè è facilmente raggiungibile.