Arte, cultura e tradizioni

La chiesa di Santa Maria di Navarra

Tra i beni culturali di Santa Maria Navarrese, la chiesa omonima occupa una posizione preminente in quanto è uno degli edifici religiosi più antichi della regione. La sua costruzione risale all'XI secolo e secondo la tradizione sarebbe avvenuta nel 1052 ad opera della figlia del Re di Navarra, naufragata sulle coste della Sardegna dopo esser stata rapita. Mentre la veridicità del racconto è dubbia, l’influenza dell’architettura spagnola sulla chiesa è inequivocabile.

L’aspetto originario della chiesa di Santa Maria Navarrese

Nel corso dei secoli Santa Maria di Navarra ha subito varie modifiche, ma un accurato restauro condotto nel 1959 ha permesso di appurare quali fossero le caratteristiche dell’edificio originario: lungo 12 metri e con un abside semicircolare, aveva una pianta a tre navate divise da quattro arcate a forma di ferro di cavallo, tipiche dell’architettura moresca e mozaraba dal settimo al nono secolo. L’altare maggiore in pietra intonacata ospitava un'urna sigillata contenente un reliquiario d'argento a forma di cuore, cavo e internamente dorato. Attualmente il manufatto, di cui si ignora a quale santo appartengano le reliquie, è custodito presso il Museo diocesano a Lanusei.

L’aspetto attuale

Oggi l’edificio presenta numerose differenze rispetto all’assetto originario, a cominciare dagli archi romanici anteriori realizzati in occasione di uno dei numerosi ampliamenti. Inoltre l’invasivo restauro del 1959 comportò la demolizione delle cumbessias, piccoli alloggi destinati ai pellegrini durante le celebrazioni liturgiche sporadicamente adoperati anche dai mercanti come magazzini; nella medesima occasione venne scoperto un grande masso a coppelle risalente al Neolitico, a testimonianza che la chiesa venne edificata sopra un preesistente luogo di culto.

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